Viva la pappa col pomodoro!

Viva la pappa col pomodoro!

No, non sono mai stato un fan di Rita Pavone. Ma di Beppe Bigazzi si. E se non sai chi è Beppe Bigazzi puoi anche chiuderla qui con questo sito.

Il nostro Beppe (di cui sono fan, lo ripeto) ha idee che ai più paiono estremiste se non addirittura foriere di un talebanesimo culinario.

Ma non è così! Tutti i suoi i suoi libri, i suoi interventi, le sue apparizioni in TV si potrebbero riassumere in un concetto molto semplice: mangiar bene e sano non costa molto di più che mangiar da schifo e insano, tutto sta a trovare la materia prima!

La pappa col pomodoro è la sintesi perfetta di questa verità. Non ci credete? vediamo allora gli ingredienti:

Pane raffermo, cipolla, brodo di carne, pomodoro, basilico, olio.

Provate a farla col pane che comprate normalmente sotto casa, con il brodo di dado (orrore!), con la passata  e l'olio del super... Verrà fuori un immondo pastone buono nemmeno per i porci di un tempo, quando con i miei bisnonni pure loro mangiavano molto meglio.

Ma provate a farlo col pane vero: forme da un chilo, lievito madre e forno a legna; con il brodo fatto con gli scarti del pollo ruspante, una carotae una cipolla; con i pomodori dell'orto (vanno bene quelli carnosi tipo cuore di bue o costoluti); con il vero olio d'oliva, quello che oramai si trova solo nei frantoi (l'olio EV del super è "miscela di oli UE" ricordatevelo pr piacere).

Quello che ne è risulta è un piatto pazzesco, sano, ricostituente e saporito. Mi perdoneranno i toscani se la ricetta è un filo adattata, ma va detto che io sto piatto lo preparo una o due volte all'anno solo quando torno appunto dalla Toscana con il mio bel pane d'avanzo.

Dunque:

Far imbiondire la cipolla tagliata fine in qualche cucchiaio d'olio (a piacere si può aggiungere uno spicchio d'aglio e del peperoncino); indi versare i pomodori puliti e tagliati a pezzi, ricoprire col brodo caldo e far cuocere per una ventina di minuti. Sale qu-bi.

A questo punto spengere il fuoco, aggiungere il basilico e le fette di pane raffermo (tagliate allo spessore di 1 cm) facendole ben bagnare nella minestra.

Lasciar riposare per una mezz'ora e poi rompere il pane con una frusta: come per magia, il pane toscano non si scioglie ma rconserva una sua consistenza.

Questa zuppa più rimane a riposare e più diventa buona. Calda o fredda non importa purchè accompagnata, dopo l'impiattamento, da un lento giro d'olio!

Buon appetito!