Ma chi l'ha detto che l'anatra all'arancia debba essere per forza arrosto?
Tutti sapete certamente cos'è la tajine ("pentola" nordafricana per cotture succu-lente in perfetto stile slow) e se non lo sapete basta googlare qui invece di perdere tempo su siti schiocchini. E tutti avrete assaggiato una volta nella vita la famosa, ahilei, anatra all'arancia.
L'accostamento potrebbe far tremare i polsi ai puristi della tradizione e ammetto che spesso la penso così anch'io. Tuttavia conoscere e sperimentare sono requisiti fondamentali del buongustaio. Allora mi sono chiesto come fosse possibile provare a rendere al meglio due splendide anatrelle che mi ha dato quel sant'uomo di mio suocero: parliamo dei germani, ovvero anatre allevate in casa ma di orginie selvatica; più piccole, di caratterino assai spigliato e soprattutto dal sapore più spiccato delle cugine domestiche.
La tajine per la sua conformazione (andate a googlare che non ho voglia di fare il maestrino) cuoce i cibi a vapore e ha la straordinaria capacità di fondere insieme i sapori in cottura.
Ma veniamo alla ricetta.
Prima di tutto preparare un trito di alloro, aglio, rosmarino, sale grosso, pepe e scorza d'arancia col quale massaggiare delicatamente l'interno delle anatre (che verranno cotte intere dopo aver legato zampe e ali): così tutti i sapori penetreranno più efficacemente dall'interno. In seguito ungere la pelle con un filo di olio extravergine e infornare per 5 minuti alla massima potenza: questo serve a rendere la pelle croccante e a evitare l'effetto "lesso" che mal si sposerebbe con la ricetta.
Preparare una dadolata abbastanza grossolana di patate e carote, versarle nella tajine e condirle solo con sale e pepe, perchè i grassi verranno dati dalla carne. Adagiare le anatre sulle verdure, irrorarle col succo di due arance, incorperchiare e dare fuoco alle polveri a fuoco medio.
Per due ore potete anche andare a farvi i vostri comodi. Poi negli ultimi cinque minuti si possono aggiungere delle fette di arancia giusto per la scena. Non resta che portare in tavola la tajine e svelarne il succoso contenuto da porzionare direttamente. Successo e gusto garantiti!